CREDERE NEL DESTINO?

E' successa una cosa veramente complicata da interpretare per me.

Non sono che passati due giorni da quando mi ero ripromesso di allontanare dal mio cuore il pensiero di quella ragazza che da due anni rincorro senza mai raggiungere, ma ieri sera, davanti ad una birra, una delle prime cose che hai fatto una volta seduta, è stata quella di appoggiare la testa sulla mia spalla.

Quello stesso gesto di cui mi ero ritrovato a scrivere non più di un giorno prima (CONFESSIONE) cercando dentro di me la forza necessaria ad un addio.

A questo punto si apre più di un bivio...

1- E' un comunissimo gesto di affetto (che non ho ricordanza di avere mai ricevuto... ma c'è sempre una prima volta)

2- E' stato solo un caso per cui adesso è inutile cercare di dare una spiegazione che non esisterà mai.

3- Lo ha fatto perchè ha letto ciò che avevo scritto, anche se questa mi sembra un'ipotesi alquanto improbabile, anche se non  del tutto eliminabile. Inoltre a questo punto si aprono altre tre strade: Perchè lo ha fatto? Per vedere la mia reazione? Per rassicurarmi? O solo per prendermi in giro?

4- Il destino, attraverso i suoi misteriosi segni, sta cercando di comunicarmi qualcosa. (anche se io non credo molto nel destino...)

Comunque vada, ecco che mi ritrovo ancora una volta ricolmo di dubbi amletici e che da ieri sera mi impediscono di concentrarmi sulle varie cose che dovrei fare. Quello che davvero mi chiedo è se devo continuare a credere in quelle mie speranze... Sulle questioni di cuore, sono da sempre molto riservato e poi, dopo un paio di storie finite in maniera imprevedibile e piuttosto triste, ho perso ogni briciola di quella che era la mia sicurezza nel dimostrare i miei sentimenti. D'altra parte sono anche testardo ed orgoglioso: non voglio farmi vincere ancora una volta da sentimenti che mi potrebbero solo ferire (STORIA VERA, PIAZZA, BELLA PIAZZA, 9 SETTEMBRE 2007).

Per quanto ti ritenga insondabile, c'è una sola cosa che so di aver capito bene del nostro "rapporto": mi sono innamorato di te. Questa cosa non te l'ho mai scritta apertamente, ed adesso che è bianca sullo sfondo nero di questa pagina, può sembrare, appunto, solo una parola, ...ma in realtà significa davvero tanto per me. ...Non sono innamorato del tuo viso, non sono nemmeno innamorato del tuo corpo ed è difficile da dire che ci sono addirittura delle cose di te che non mi sarebbero mai piaciute in un'altra, ma che rendono "imponente e sublime" la tua bellezza. Il perchè è semplice da dire, spero solo che sia altrettanto semplice da essere capito: mi sono proprio innamorato di "Te"... di quella tua natura in cui a volte mi specchio  e di cui spesso ho paura perchè non ti capisco. Se mi concedi una sorta di "metafora", che però proprio metafora non è: posso veder dove inizi, ...ma non c'è fine in te che io possa percepire, talmente sei grande!

Sono tutte cose che a rileggerle mi paiono incomplete e leggerine. Mi sembra di rivedere le letterine che scrivevo da bambino alle bambine che mi piacevano, ma che solo a volte avevo il coraggio di dare loro. Sappi però che in quelle letterine scrivevo solo cose vere. Così come è vero e semplice il  messaggio che ti vorrei lasciare. Non so se è stato veramente il destino, ma una folta di vento a riattizzato la brace che avevo cercato di spegnere calpestandola con tutta la mia forza di volontà. Adesso, però, la fiamma della speranza, di nuovo, divampa.

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