Velocità

Ed è adesso che avrei voglia di rannicchiarmi dietro il plexiglass affilato e dare tuto il gas che la manopola della mia motocicletta può dare. Forse non riuscirei a fuggire da questo presente, ma non v'è persona che vi riesca. Però potrei provare ancora una volta quelle sensazioni che mi sono così difficili da spiegare e che a volte appaiono del tutto incomprensibili perfino ai miei amici.

...c'era una volta un giovane gabbiano chiamato Jonathan Livingston. Egli si rifiutava di vivere come il resto del suo stormo... voleva inseguire qualcosa: un sogno, un limite. Non gli bastava saper volare. Voleva sentire la vera ebbrezza della vita e così ogni volta cercava di superare il suo limite. Jonathan Livingston venne così ritenuto matto e pericoloso e venne esiliato ed abbandonato dal resto del suo stormo.

Dopo una vita di sacrifici, quando Jonathan raggiunse il massimo limite consentitogli in questo mondo venne affiancato da due gabbiani bianchi e lucenti che lo condussero al "suo" paradiso. In questo modo egli continuò il suo cammino verso i sogni che aveva da sempre coltivato.

A volte sembra anche a me di esser a cercare il limite di qualcosa che non riesco però a trovare. Qualcosa che spesso non riesco a descrivere ed a cui non saprei dare un nome preciso. Mi piace pensare di stare camminando avanti mentre sto cercando di raggiungere questa utopia... poi d'un tratto, improvvisamente, mi imbatto in uno sguardo che mi fa cadere e mi fa male.

Ecco: è quello che sto cercando di raggiungere sfuggendo, senza accorgermi che in ogni luogo andrò esso sarà già là ad attendermi... molto più svelti questi occhi, ...molto più veloci di me...

Sono i Tuoi occhi che non hanno colore ed espressione, ..che non sono cattivi o bugiardi, ma che forse mi fanno paura perchè non riesco a penetrarli come vorrei.

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