UNO DI VOI

neon

Eccola la luce che conosco.

L'artificio della solitudine, tra la gente; gente che comunque si conosce; artificio che stasera si consuma nelle stanze di questo pub.

Tanti volti, tante facce dello stesso problema vitale che ci pone di fronte il destino.

 

Non mi riesce proprio di pensare a qualcosa di diverso. Questi giorni sono macchiati dalla presenza di un male nascosto, che apparentemente non si vede, ma che inevitabilemente avanza e consuma.

 

Ed in questo periodo l'unica cosa che sono bravo a spendere e bruciare, sono solo queste vuote, stupide e frivole, parole... che non servono proprio a un cazzo!

 

Mi guardo allo specchio: sono molto cambiato. Ma quello che temo non è il cambiamento che vedo sulla buccia del mio corpo... ma quella delusione spoglia che mi risiede dentro.

 

Non sono che una figura inaridita fra tante figure aride. Ninete di più che il volto di qualcuno che, nonostante tutto, si conosce, ma non si riesce a distinguere tra la gente.

 

Forse sono proprio io questa luce fioca e fredda che illumina questo foglio stasera. Sono nebbia tra la nebbia...

 

Il mio nome è "Nessuno", ...io vivo tra la gente...

 

Stai ben attento alle tue delusioni... forse mi conosci anche tu, ed è un tuo inutile artificio far finta che io non ci sia....

...simulare questa, folle, solitudine..

 

"Stanno alti gli aghi del pino.

Il giorno è andato.

Gli aghi sono caduti.

Io quel rumore non l'ho sentito".

 

 

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