RICORDO D'ESTATE

Campi

Sudore salato e appiccicoso su tutta la mia pelle in questo pomeriggio assolato d'agosto.

Il treno che passa rumoreggiando, ma che non udiamo neanche, tra i nostri schiamazzi.

Un giorno felice, da ricordare e tingere del bruno luminoso dei tuoi sottilissimi capelli di seta.

Discorsi leggeri, ...pensieri veloci.

Il rombo di un motore potente e sornione che fa, nella sua crudezza, da controaltare alle tue dolci raccomandazioni scontate.

Dopo un bacio innesto la prima e parto con dolcezza, ma dietro di me resta la polvere sottile di un ricordo che si insinua in ogni più piccolo pertugio dei pensieri.

In questi pensieri vi sei entrata e sei divenuta impalpabilmente presente nel tuo dolcissimo etere.

Sei tu, che per un tempo, hai costellato i miei sogni senza che neanche me ne accorgessi. Senza imporvisi mai. Non credevo d'amarti, ma quando penso a quella polvere, calda, arroventata dal sole sulla campagna di un altra realtà, mi vengono anche in mente le raccomandazioni tue, che non seguii, i trucioli della gomma dei pneumatici plasmati dalla velocità e l'odore della benzina... Mi rendo conto che forse  t'amavo davvero... e che forse non saprò mai se sto dicendo il vero scrivendo queste cose, oppure se ho solo voglia di dare ancora più gas e scappare da te.

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