IL GIORNO DOPO

Come ogni "giorno dopo" che si rispetti, mi ritrovo seduto con la voglia di scrivere un sacco di cose, ma senza avere idea di dove cominciare, di come scegliere le parole... credo sia una cosa abbastanza normale per tutti.

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Da quando ho scritto le due righe sopra sono passate circa due ore. Non sapevo cosa poter scrivere in questa pagina, ma sentivo la voglia di timbrare questa giornata in qualche modo. Mi sono messo a leggere un fumetto di Andrea Pazienza (che insieme a Milo Manara è il mio fumettista preferito). Il fumetto che ho letto (anzi ri-letto) si chiama "Gli Ultimi Giorni di Pompeo" che altro non è se non l'alter ego dell'autore: un insegnante, fumettista, genio (incompreso forse) e come la maggior parte dei geni e degli artisti non a proprio agio nel mondo che lo circonda, incapace di affrontare la realtà senza la forza (forza?) del laccio emostatico e di un ago in un braccio. Chi conosce questo autore sa che "Gli ultimi giorni di Pompeo" non sono altro che il continuo de "Le Fantastiche Avventure di Pentothal" e sa anche quanto questi fumetti siano o fortemente amati o del tutto criticati dalla gente.  Io trovo che questi fumetti siano semplicemente meravigliosi. Ogni volta che li rileggi puoi vedere dietro ai tratti semplici di un topolino stilizzato o dietro a quelli più complessi di una tavola a colori una miriade di sfaccettature significativamente diverse. Diciamolo, oggi non sono proprio su con l'umore, ...anzi, quindi se come al solito alcune di queste tavole mi hanno travolto per bellezza e fantasia, altre mi hanno quasi commosso.

Mi piacerebbe poter infilare in questa pagina tante vignette riprese da questo fumetto, ma sia per lo spazio che per questioni di diritto d'autore ne metterò solo alcune. In queste vignette regna la rassegnazione di fronte alla vita, non solo agli eventi più forti, ma anche davanti a quella vita di ogni giorno, che spesso inquieta anche me.

   

Questa è una delle prime pagine

  

Queste due pagine sono particolarmente significative secondo me... il protagonista fatica persino a pensare al futuro...

Questa è la pagina finale, anche se poi esiste una postilla dell'autore. Penso che ogni commento a questa tavola sarebbe assurdo.

Forse sono un tipo troppo sensibile e faccio di tutto per cercare di nascondere questo mia caratteristica come una debolezza, ma io non posso rimanere inerte davanti al sentimento che trasudano questi fumetti (lo stesso Pazienza ammette di averli disegnati per interessi personali, non certo con l'obiettivo di venderli!). Sono le stesse sensazioni che mi dà della musica, una poesia, oppure lo stesso testo di una canzone... non posso credere che si possa vivere senza rimanere colpiti da certe cose. E' anche vero, che, appunto, tutti noi abbiamo sensibilità diverse. Spero che questi disegni  messi qui possano svegliare i sentimenti di "chi"  li guarda,  sia esso sensibile o meno alla musica... questo è quello che mi auguro, perchè qualsiasi sentimento è capace di scaldare un cuore e, a volte, penso che sia meglio essere tristi piuttosto che inerti... anche se vorrei vederTi felice...

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