OSSERVANDO


Mi siedo su questo tavolino metallico, freddo, e guardo là.

Ci sei tu, e c'è la mia moto più indietro.

Quello che ci separa non è il tempo, ma la distanza data dal troppo tempo.

Ti osservo, bella ed imperfetta... sei sempre più meravigliosa nei tuoi piccoli difetti profumati.

Ripenso ad ogni cosa. A tutto quello che ho fatto.. o perlomeno che ho provato a fare...

Ma che cosa vuoi che cambierà?!

MORIREMO.

Non rimarrà che un mucchio di sassi al capezzale della nostra memoria, su una tomba dispersa tra tante.

Cosa mai potrà rimanere di questi pensiero delicati, di questo “annaspare” nel mare della vita, così faticoso.


E' come se qualcosa dentro di me urlasse disperato a squarciagola mentre viene affogato dalla vita attorno lui!

Ripenso ai tuoi capelli lisci, brillanti fili luminosi che si posano sul tuo volto a tratti dispettoso. E penso che per quelli, varrebbe ancora qualcosa il vivere, ...ma lasciando da parte le utopie, il cielo si fa cupo e pesante... come può essere vivere di ricordi già adesso?

 

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