NOVEMBRE 2010

- Pettine e Riccioli -



Quasi mi sorprendo, nel pensare intensamente alla forza impertinente che c'è nel crespo dei tuoi “ricciolissimi” neri. Quanta consistenza nella trama di tutto quell'intrico quasi fatato...

Ripenso a tutto questo, alle tue rare, calibrate, parole. Ai tuoi occhi taglienti come lame di luce ..alla tua bocca sottile, che colora di rosa un volto scolpito.

No,

...non mi sbaglierò per sempre, anche se forse non comprenderò mai la verità.

Ma ho già troppe volte incespicato nello sguardo tuo asciutto, per avere delle certezze stasera.

Così mi rimetto agli eventi.

Accolgo di nuovo, in me, la speranza di non so che cosa... forse di vedere ancora, negli angoli acuti della tua faccia, un sorriso felino, ...quasi ammiccante.

Adesso mi sorprendo di nuovo, nello scoprirmi così nudo davanti alla realtà.

Perché io sono sempre lo stesso, paziente, imbranato, che da giorni si guarda nel cuore, immaginando che, almeno per una volta, sia tu/lei a incespicare negli occhi miei.

 

@@@ INDIETRO @@@