DICEMBRE

 

"Si tingono di luce le lune nei cieli, ma guardo alla finestra e rivedo lo ieri..." 

"Illusioni magistrali, speranze troppo spente, apparenti segnali di ciò che è vivente..."

"Cambia l'espressione sulla tua faccia, al passar di stagioni, un poco, s'invecchia..."

"Ma le tue mani son sempre le stesse, sempre uguali, ancora carezze..."

Era una specie di piccola poesia/canzone che avevo scritto diverso tempo fa, addirittura è marcata 2002 e che, per caso, stasera mi è tornata tra le mani mentre stavo mettendo a posto un cassetto troppo pieno di ricordi e di cazzate.  L'ho voluta riscrivere perchè avevo intitolato questo scritto Dicembre, proprio il mese che sta passando in questi giorni. L'ho voluta riscrivere per parlarne un po' di questo dicembre. Sono già passati cinque anni da quel dicembre in cui scrivevo queste parole, ma a me sembra di essere rimasto sempre lo stesso... nonostante a volte mi dica in testa frasi ironiche tipo: "mai tornare indietro, nemmeno per prendere la rincorsa..." in realtà mi ritrovo spesso a guardare le cose passate con troppa nostalgia. A volte mi ritrovo a pensare alle conseguenze delle mie azioni, a contemplare certe illusioni: "se avessi fatto, ...se avessi detto" ...poi però mi rendo conto di quanto sono coglione e passo avanti.  Allora mi guardo intorno e mi chiedo se sono solo io a farmi di questi problemi oppure no... in questo modo rischio di cadere nuovamente nell'incertezza... Ma quando si arriva a dicembre una certezza la si ha sempre: l'anno sta per finire. Altri dodici mesi sono alle spalle, e di tutto questo tempo che cos'è che ti è rimasto?

Se guardo alla finestra rimani Tu, unica speranza luminosa nella vita di un uomo. Tu che a volte non hai un nome, che a volte sei solo un ombra... che altre volte hai una faccia ed un'espressione così difficile da penetrare  e da leggere, ma che sei bella come le parole dolci che mi riempiono la gola e che fanno di ogni Tua parola una carezza...che vorrei farti...

 

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