ALLA SERA

 

 

Chiudo gli occhi ed inspiro nei polmoni una bella razione d’aria.

Espirando cerco di rilassare ogni muscolo e apro gli occhi.

Cerco, ora, di mettere a fuoco la lunga fila di bottiglie di birra collezionate in anni di militanza in pub e locali.

L’immagine resta, però, sfuocata.

Ho esagerato stasera ed adesso ne pago le conseguenze.

 

 

Avete mai immaginato di morire?

Io a volte l’ho sognato, di notte, durante i miei sonni. Una lotta con chi non puoi vedere: un cercare di agitarsi, di muoversi, perché movimento significa vita… poi ecco,… qualcosa che arriva e ti seduce più di un irresistibile sonno… un “abbiocco” fatale, dal quale non riesci a liberarti e nel quale rimani impastato, appiccicato, come una mosca sulla marmellata.

Infine una sensazione leggera che non è di vita, ma che non provoca dolori, risentimenti o pentimenti.

Chissà se è davvero così morire… certo è che un giorno sarà una prova alla quale tutti saremmo chiamati a rispondere.

Chissà se morire vuol dire ricominciare… chissà se significherà la nascita di una nuova speranza… cercare di migliorare …reincarnarsi con altri obbiettivi, con altri punti di vista a proposito delle piccole cose che ci circondano.

E chissà perché stasera mi fermo a riflettere su queste cose così pesanti…

Forse perché…

 

Forse perché della fatal quiete
Tu sei l'immago a me sì cara vieni
O sera! E quando ti corteggian liete
Le nubi estive e i zeffiri sereni,

E quando dal nevoso aere inquiete
Tenebre e lunghe all'universo meni
Sempre scendi invocata, e le secrete
Vie del mio cor soavemente tieni.

Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
Che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
Questo reo tempo, e van con lui le torme.

Delle cure onde meco egli si strugge;
E mentre lo guardo la tua pace, dorme
Quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.

 

Ugo Foscolo – Alla Sera

 

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