DICEMBRE 2010 - Parte II

Come è difficile scrivere qualcosa battendo tasti a caso su questa tastiera dalle lettere scolorite... o forse sono questi miseri quattro (o erano cinque, ...sei) aperitivi che mi sono trangugiato stasera?

Ma sono già devvaro così vecchio, da non riuscire più a bere questi quattro (o erano cinque, ...sei) aperitivi senza accusare niente.

Si, anche se non vorrei, sono vecchio.

E me ne accorgo mentre sto al tavolino col bicchiere in mano e quattro occhi scrutatori addosso. ...Ma chi sono? C'è tanta vita, tanta gioventù sotto quelle palpebre truccate... tanta che io non ne ho avuta di uguale neanche alla loro età. Ecco, forse è prorpio questo che mi manca: non essere uguale ai ragazzi di oggi... o che loro siano uguali a come ero io.  La mia generazione è stata messa in mezzo a troppe particolari cose, che non ne riuscirà mai un'altra uguale...

E mentre sotto quegli occhi una bocca va disegnado dei sorrisi, mi trovo a terminare il mio quarto (o era il quinto ...il sesto?!) aperitivo con la voglia di andar via, con la voglia di scrivere qualcosa che non ho mai scritto e di essere qualcuno che non son mai stato...

Bevo un altro sorso e vedo l fondo del bicchiere.

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