GENNAIO

La luce di una candela accesa che tremola irradiando con la sua morbida luce la mia stanza.

Willie Nelson che suona con "on the road again" nel lettore CD.

Qualche foto sulla scrivania ed un mezzo whisky torbato nel bicchiere tra le mie dita.

A volte bere un gocciolo di qualcosa ti scalda l'anima e ti fa vedere belle ed incredibili anche le cose più normali, ...quelle cose che sono davvero belle e che ogni giorno, nella nostra esistenza, incrociamo senza neanche accorgerci che esistono...  Ascolto la musica a basso volume per non disturbare e non essere disturbato a mia volta da eventuali lamentele.  Prendo le fotografie. Delle foto di più di un anno fa. Avevi ancora i capelli lunghi.  Alla luce fioca di questa candela aguzzo lo sguardo per mettere a fuoco i tuoi contorni e mi accorgo di quanta profondità c'è dentro il tuo sguardo. Mi perdo nel cercare di cogliere i particolari dell'iride, arrossata dal flash, e provo una sensazione di meravigliato stordimento, tipico di quando osservo un cielo stellato, dove più uno guarda, più stelle riesce ad individuare. 

Ho sempre sbagliato...

...Non sono mai riuscito a penetrare dentro il tuo sguardo, non perché esso mi sia alieno, ma perché continuamente, trovo a perdermici. Non riesco a rimanere a galla dentro il verde di questi tuoi occhi e vengo risucchiato ed annegato dai loro vortici senza capire da dove vengono.. dove vanno...

E l'ora si è fatta tarda mentre adesso a farmi compagnia sono le languide note della "Sonata al Chiaro di Luna" di Beethoven. ...quanto è bella... e pensare che l'ha scritta quando oramai era già sordo...

Ancora uno sguardo a questi tuoi occhi, dove d'un tratto mi sembra di scorgere persino l'umidore di una lacrima... ma forse è solamente questo mio cuore malato che gioca con i miei, di occhi, facendomi vivere l'irrealtà di un sogno...

...la musica finisce, la candela ormai è arrivata al capolinea come il mezzo whisky che avevo nel bicchiere.

Ripongo queste fotografie.

E' ora di dormire.

 

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